L'impianto di riscaldamento teletermico è stato concepito per approvvigionare due zone di pressione, essendo situati gli edifici raccordati a livelli geodetici differenziati.
Si tratta di una soluzione che evita di sottoporre il sistema di produzione e accumulo del calore ad una sovrapressione evitabile e problematica. La separazione idraulica dei circuiti è garantita dalla posa di uno scambiatore di calore per le nuove condotte teletermiche.
Considerata l'elevata densità di infrastrutture situate nel sottosuolo, anche per il raccordo teletermico dei privati si è optato per l'impiego di due tipi di condotte flessibili preisolate. Quelle con tubo interno e mantello di protezione meccanica in acciaio con guaina esterna in polietilene per grandi diametri e quelle completamente in materiale sintetico per piccoli diametri.
Nei singoli edifici allacciati è stata realizzata una sottostazione composta da organi di arresto e taratura dei flussi, da bypass per il flusso minimo di raffreddamento delle pompe del circuito teletermico e da un contatore di calore.
Tutte le sottostazioni sono raccordate al sistema di supervisione.
Immagini non disponibili
m2
Superficie
CHF
Costo degli impianti
m3
Volumetria
CHF
Costo dell'opera
Progettazione
2002-2004
Messa in funzione
2004
Dati tecnici impianti
Potenza termica nominale dei raccordi teletermici: 630 kW
Potenza termica nominale allacciata alla centrale: 1'300 kW
Committente
Architetti
Prestazioni
Consulenza, progettazione e direzione lavori per l'impiantistica: